Come si usa la parola “magari”

Nel mio nuovo video ti spiego in modo semplice e chiaro tutti gli usi di “magari”, con esempi pratici che puoi applicare subito nelle tue conversazioni.

Qui sotto trovi i 7 significati di magari con gli esempi, clicca sulle frecce per leggere le spiegazioni dettagliate.

1) Forse / Può darsi

Il primo significato di magari è forse, può darsi.
Lo usiamo, quindi, per esprimere incertezza o possibilità.

Vediamo due esempi che ti aiuteranno a capire meglio che cosa significa e come si usa:

  • Piove da ore, mi sa che domani non andiamo al mare.
    Aspettiamo, magari tra un po’ smette.
  • È la terza volta che la chiamo, ma non risponde.
    Magari è ancora al lavoro.

In questi casi, magari è proprio sinonimo di forse, ma dà anche un tono più colloquiale e naturale alla frase.

2) Sì, accetto volentieri la proposta

Usiamo magari anche per dire che ci piace un’idea o un’offerta e che la accettiamo volentieri.

Anche qui vediamo due esempi:

  • Andiamo al cinema stasera?
    Sì, magari!
  • Vuoi un altro caffè?
    Magari, grazie!

Potremmo dire semplicemente “sì, grazie”, ma questo magari aggiunge qualcosa in più alla frase: conferma che la proposta mi fa molto, molt

3) Vorrei tanto, ma non posso

Il terzo uso è per esprimere un desiderio forte, ma difficile o impossibile da realizzare.

Vediamo gli esempi:

  • Sei in ferie la prossima settimana?
    No, magari
  • Sei già stata a Venezia?
    Magari, non ci sono mai stata.

In questo caso, magari si usa come risposta a una domanda ed esprime anche un po’ di nostalgia o rassegnazione per qualcosa che vorremmo tanto, ma che al momento non è possibile.

4) Vorrei che fosse così

Se invece vogliamo esprimere un desiderio con una frase completa e non solo come risposta a una domanda, dobbiamo usare magari con il verbo al congiuntivo imperfetto.

Esempi:

  • Magari avessi tempo per viaggiare!
  • Magari sapessi suonare la chitarra!

Anche in questo caso, esprimiamo un desiderio difficile o impossibile da realizzare, ma con una frase intera.

5) Vorrei che fosse stato così

Magari può essere usato anche per esprimere rimpianto o rassegnazione per qualcosa che avremmo voluto fare o avere nel passato, ma che purtroppo non è successo.

Vediamo due esempi:

  • Magari avessi studiato di più per l’esame!
    (Questo significa che purtroppo non ho studiato abbastanza e adesso mi dispiace.)
  • Magari avessi vinto alla lotteria!
    (Mi sarebbe piaciuto moltissimo, ma purtroppo non ho vinto.)

E non ti preoccupare per il verbo! La coniugazione del congiuntivo trapassato è molto semplice:

Ti basta mettere il participio passato del verbo con il congiuntivo imperfetto di essere o avere, come nelle frasi avessi studiato o avessi vinto.

6) Potresti fare così

Altre volte usiamo magari per fare un suggerimento in maniera meno diretta, suonando più educati e cortesi.

Esempi:

  • Magari potremmo sentirci domani per organizzare la festa.
    Ottima idea!
  • Questa offerta di lavoro è molto interessante, ma non ho i requisiti.
    Magari prova lo stesso, non si sa mai.

Questo uso di magari non è obbligatorio: posso dire la frase anche senza questa parola. Vediamo:

  • Potremmo sentirci domani per organizzare la festa.
  • Prova lo stesso, non si sa mai.

Ma allora, perché lo diciamo se non è necessario?

Innanzitutto, perché si usa molto nel parlato quotidiano in italiano.
E soprattutto perché rende il suggerimento più dolce, più cortese.

Aggiungendo magari, dimostriamo le nostre buone intenzioni nel dare un consiglio.
Se impari a usarlo in questo modo, ti sentirai molto più italiano!

7) Non è possibile, non ci credo!

E siamo arrivati all’ultimo uso di magari.

A volte lo utilizziamo in modo ironico per esprimere incredulità, quando sentiamo qualcosa di esagerato o improbabile.

Esempi:

  • Luca dice che diventerà milionario entro quest’anno.
    Sì, magari
  • Domani pulisco tutta la casa, lo prometto!
    Sì, magari

In questi casi, l’intonazione della voce è fondamentale per trasmettere l’ironia.
Magari è sempre accompagnato dalla parola  e si pronuncia in modo un po’ trascinato, quasi tutto insieme.

Questa “i” di “sì” diventa quasi una e: “See, magari…”

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Alla prossima, Mara