Nomadi digitali

Ciao,

Sogni anche tu di poter lavorare e allo stesso tempo viaggiare per il mondo e conoscere persone nuove?

Oggi scopriamo la vita di due nomadi digitali che sono partiti dall’Italia con una valigia e un computer, per poter scoprire luoghi incantati lavorando!

Ascolta l’audio e segui il testo scritto se necessario.

“Ho trovato i miei primi lavori da freelance mentre ero in tenda in Nepal durante una delle tappe di un viaggio di cinque mesi”. Ilaria ha 28 anni, è nata a Milano e due anni fa si è licenziata da un lavoro a tempo determinato in un’agenzia di comunicazione. Lo ha fatto per viaggiare insieme al suo ragazzo Marco, programmatore e fotografo, nato nelle Marche. Sono partiti per la Transmongolica, la linea ferroviaria che collega la Russia alla Cina. Hanno cominciato così la loro vita da nomadi digitali.

Vivere da nomade digitale vuol dire girare il mondo, lavorando ovunque grazie a Internet, è questo lo slogan del sito nomadidigitali.it.

“Nomadismo digitale non significa per forza viaggiare in continuazione ma seguire il proprio desiderio di libertà e autonomia, al di là delle regole tradizionali della società. L’immagine della persona che lavora con un laptop da una spiaggia è troppo semplice per un fenomeno che in realtà è molto vario e complesso”, spiega Ilaria.

Fin dalla sua prima esperienza lavorativa, Ilaria ha sentito che qualcosa non andava nel modo tradizionale di lavorare, che definisce una “corsa del criceto”.

Adesso Ilaria lavora come copywriter e travel storyteller. Lei e Marco hanno aperto il blog viaggiosoloandata.it, dove hanno pubblicato la “Guida al viaggio a lungo termine” e la “Guida alla Transiberiana e Transmongolica fai da te”. Ilaria e Marco hanno poi lavorato dall’India e dalla Thailandia, dalla Calabria e dalla Sicilia, e prima ancora in Giordania e Israele.

Senza turni e orari da rispettare, Ilaria è libera di organizzare la sua giornata come preferisce. “A volte lavoro anche dieci ore al giorno”, spiega, “altre volte mi sveglio presto e resto al computer per tutta la mattina, poi vado al mare o a cavallo”.

Riesce a mantenersi soltanto con il suo lavoro. Inoltre ad aiutare i nomadi digitali ci pensano alcuni siti, come quelli che segnalano gli spazi di coworking in ogni città, o quelli che indicano il costo della vita nei vari paesi.

È stata la crisi economica ad aprire spazi per chi vuole diventare imprenditore di se stesso. “Nella vita da nomade digitale ci sono opportunità enormi”, conclude Ilaria, “Oggi bisogna essere pronti a fare un salto nel vuoto”.

Articolo didattizzato da https://it.mashable.com/digital-nomad/44/nomadi-digitali-ilaria-da-dipendente-facevo-la-corsa-del-criceto-ora- lavoro-quando-e-come-voglio?ref=RHPPRB-BH-I236684957-C4-P2-S1.4-T1

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A presto!

Mara